IL PRINCIPE DEI RINFRESCANTI - OLIO DI COCCO
Utilizzato da secoli nei Paesi tropicali, l'olio di cocco si ottiene dalla spremitura della polpa essiccata dei frutti della pianta Cocus Nucifera. La sua particolarità, rispetto i diversi altri oli vegetali che conosciamo, è quella di solidificare alla temperatura di 18\ 20°, per cui nella stagione calda lo troviamo sottoforma di olio, mentre in quella fredda si presenta sottoforma solida simile ad un burro.
Dal delicato e gradevole profumo tipico, questo olio evoca l'estate e ci ricorda le spiagge e il sole, ma l'olio di cocco non significa soltanto questo, ha infatti impiego nel campo della cosmetica naturale ed è da millenni entrato in uso nelle tradizioni delle popolazioni tropicali grazie alle sue proprietà. Infatti la sua caratteristica principale lo vede al primo posto fra gli oli lenitivi e rinfrescanti.
Nella tradizione ayurvedica è considerato il "principe" dei rinfrescanti ed è impiegato come base e veicolo in alcuni oli medicati utilizzati principalmente per i trattamenti alla testa e ai capelli perché favorisce l’eliminazione del calore in eccesso funzionando quindi da termoregolatore.
Adatto alle costituzioni pitta, di natura calda, è ottimo specialmente nei periodi caldi poichè il suo potere rinfrescante ne contrasta i disturbi legati all'eccesso di calore quali irritazioni cutanee ed infiammazioni.
Data la sua natura lenitiva è adatto per la cura della pelle dei neonati; nutre, idrata a fondo, mantiene l'umidità della cute e penetra perfettamente senza lasciare sensazioni di untuosità.
Quest'olio è particolarmante utilizzato anche per la cura del cuoio capelluto tramite impacchi, massaggiando efficacemente la cute per stimolarla; è un ottimo rimedio in presenza di forfora secca, desquamazione e prurito restituendo una chioma morbida e lucente.
PREPARAZIONE METODO A FREDDO:
Partiamo con il metodo a freddo: 250 ml di olio vegetale 1 tazza da 250 ml di foglie, erbe o fiori freschi Preparazione. Mettete in un busta di plastica le foglie e i fiori, chiudetela e schiacciante lievemente, ad esempio con un pestello di legno o un mattarello. Questa operazione serve a provocare l’uscita dell’olio dalle parti aeree della pianta. Subito dopo mettetele in un grande vaso di vetro dalla bocca larga e con un tappo di sughero insieme all’olio vegetale a cui le piante officinali cederanno via via il loro aroma. Riponetelo in un luogo tiepido ma non a diretto contatto con i raggi del sole, per un periodo variabile dalle 24 alle 48 ore. Filtrate poi con l’aiuto di una garza di cotone.
tratto da om-ayurvedica.blogspot.it
Ultima modifica il Martedì, 04 Luglio 2017 08:00
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L'IMPORTANZA DELLA COLAZIONE!
Non ignorate la colazione! Secondo la Prospettiva Ayurvedica digiunare al mattino non è raccomandato, perché irrita pitta, vata e kapha dosha. Saltare la colazione irrita particolarmente sadhaka pitta, un subdosha di pitta. Il pitta di Sadhaka è responsabile di mantenere un buon controllo di temperamento e quando in equilibrio, porta gioia e appagamento. Uno sbilanciamento può dare luogo ad irritabilità ed sconvolgimento delle emozioni.
Molte persone si sentono troppo impegnate per fare colazione al mattino o solo non sentono fame. Se siete soliti ignorare la colazione, cominciate con poco, qualche cosa ogni mattina e lavorate di nuovo su di voi e sul modo di fare una colazione sana. Un buon modo di rompere l’abitudine di ignorare la colazione è fare e bere frutta fresca o succhi vegetali. Reidratando così il corpo con fluidi freschi, naturali, e nutrienti; ciò aiuterà a trovare un inizio di giornata migliore, anche in una giornata difficile.
Provate una miscela di succo di carota fresca e zucchini, o acini d’uva dolce e fresca, succo di mela, o succo di pera. Scegliete frutta dolce e matura. Il Succo di arancia non è raccomandato per uno stomaco vuoto perché è troppo siliceo. Frutta qualunque o vegetali di vostra scelta,il succo fresco è migliore, perché ha maggior “prana” o forza vitale. Il succo dovrebbe essere a temperatura ambiente e non ghiacciato.
L’Ayurveda dice che la frutta di mattina è come oro. Questo è il miglior momento della giornata per ottenere il nutrimento massimo dalla frutta. Le mele cotte, mangiate come prima cosa di mattina aiutano a creare “ojas” il sotto-prodotto finale e maggiormente raffinato della digestione. Ojas contribuisce a migliorare la vitalità, forza, l’immunità, e il benessere complessivo.
Gli altri suggerimenti per la colazione tipo, includono fichi essiccati ed uva passa, messe a bagno la notte prima o bollite lentamente con una dose piccola d’acqua per 30 minuti. O provate una delle combinazioni sane e seguenti: chapati (pane piatto,non lievitato) con miele crudo ed il latte caldo, o farina d’avena con uva passa e mandorle tritate. L’energia della mandorla mescolata col latte caldo è un altro modo eccellente di avviare il giorno. Sostituite il caffè con una Tazza di tisana per un grande effetto antiossidante.
Tratto da il-massaggio.com
Ultima modifica il Lunedì, 03 Luglio 2017 07:52
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UPASTHĀTĀ
Il Ruolo del Terapista nella Medicina Ayurvedica
Essere un Buon Operatore? Impara strumenti e Competenze
L’āyurveda ha una storia millenaria e le sue radici si perdono in epoche remote il cui ordito è praticamente impossibile ricostruire. Questa medicina storica è un patrimonio incalcolabile di osservazioni, catalogazioni, esperienze che è arrivato a noi arricchito nei secoli, ma fedele allo spirito iniziale e ai contenuti che ne costituiscono la base: uno di questi cardini, che può apparire a una prima osservazione banale è il Catuṣpāda. Catuṣpāda è un termine sanscrito che possiamo tradurre con “ciò che è diviso in quattro parti” e definisce i quattro pāda, ovvero i quattro pilastri ritenuti sostanziali per la realizzazione di una terapia:
Ultima modifica il Giovedì, 15 Giugno 2017 08:05
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ELISIR DI VITA - prepariamo il ghee
Ultima modifica il Giovedì, 29 Giugno 2017 16:30
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Dialogo tra uno scettico curioso e un ayurvedico Convinto [6]
Autore: Dott. A. Chiantaretto, Loredana Stranges
A. Allora, mio scettico la potenza dell’Ayurveda ha fatto breccia nella corazza dei tuoi , e non solo tuoi, luoghi comuni su Ayurveda, India,etc ??
S. Caterina , mia moglie, dice che sono diventato fissato su queste cose..., m almeno le sue notti sono più riposanti.
A. Ah naturalmente tu russavi, vero?
S. Russavo, russavo e tanto anche, adesso molto meno , sarà un caso, ma Caterina mi stressa di meno sul mio russare e sulle sue notti quasi da martire. Sembra, dico sembra, che da quando al mattino, non tutti i giorni lo ammetto, mi lavo il naso, pardon eseguo jala neti, il mio russare vada decisamente meglio.. chissà..
A. E ti credo! Respiri meglio dal naso, di conseguenza russi meno!
S. Io continuo però a non capire e ad avere i miei dubbi sulle tue teorie indiane...tuttavia..
Ultima modifica il Lunedì, 24 Agosto 2015 10:21
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